“Siediti accanto a me. Siamo tutti parte di un disegno divino, e oggi celebriamo non solo la nascita della vita, ma anche la rivelazione di nuovi segni nel creato.
Ti riconosco, eppure non ti conosco.
Il tuo talento ti ha permesso di vedere mondi che pochi hanno mai visto, ma non hai ancora mostrato l’essenza di ciò che hai trovato, né hai rivelato l’unità che Dio ha posto in ogni cosa.
Sappi che ogni pennellata è un atto di adorazione, una testimonianza della bellezza del Creato e del suo Creatore. Dipingere i Mondi della Culla è solo l’inizio: essi riflettono le radici dell’uomo, il suo passato e le sue origini. Ma è oltre la Culla, nei mondi che ancora non conosciamo, che troverai le tracce più profonde del disegno di Allah.
L’universo è un libro aperto e tu sei chiamato a leggerlo attraverso i colori e le forme che Dio ti ha donato.
Mentre viaggerai oltre, rifletti non solo su ciò che vedi, ma su ciò che esso significa. Ogni stella, ogni pianeta, ogni lontano orizzonte è un segno, un Ayah, un segnale del Creatore. E non temere il silenzio delle stelle, perché nel silenzio c’è la più profonda delle verità. È attraverso quell’immensità che potrai vedere te stesso in relazione a ciò che Dio ha creato, e in quel momento la tua arte potrà parlare anche per chi non ha mai visto ciò che tu hai visto.
Comprendo i tuoi dubbi: è naturale sentirsi piccoli, davanti alla magnificenza del Creato. Ma ricorda, non sei tu a creare, sei un tramite. Attraverso la tua arte, Dio ti ha concesso la capacità di trasmettere la sua immensità agli altri. Non sei chiamato a comprendere tutto, ma a osservare, a riflettere e a condividere ciò che scopri.
Anche il più semplice tocco di pennello, se guidato dalla fede, può contenere più verità di mille parole.
Non devi rappresentare l’universo nella sua interezza, ma le tue visioni, ciò che hai percepito di esso. Dipingi i mondi non solo per ciò che vedi, ma per ciò che ti fanno sentire. La tua mano sarà guidata, se lascerai che sia la volontà divina a scorrere attraverso di te. Il tuo compito non è cercare risposte definitive, ma porre le domande giuste. Ogni tua opera sarà come un riflesso, una preghiera silenziosa che condurrà gli altri verso la riflessione su ciò che si cela oltre il visibile.
Dipingi ciò che il cuore e la fede ti ispireranno. E quando ti troverai di fronte a un nuovo mondo, non cercare di dominarlo con la tua arte, ma di ascoltare ciò che esso ha da dirti.
I Mondi della Culla e quelli al di là ti aspettano. Lascia che il silenzio ti parli, e che la luce delle stelle illumini il tuo cammino. Sarà la tua mano a mostrarci ciò che non possiamo vedere da soli.
Va’ e diventa il Pittore dei Molti Mondi”