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Tawhīd

Non c’è altro dio che Allah, l’Uno, il Creatore degli infiniti cieli e dei mondi visibili e invisibili.

Il Tawhid secondo la Tariqah al-Samawi

La concezione del Tawhīd (توحيد) nella Tariqah al-Samawi è molto più di una semplice affermazione di unicità divina; rappresenta una visione cosmologica totale in cui l’intero universo è visto come un riflesso dell’Unità di Allah.
Ogni stella, ogni orbita e ogni fenomeno naturale esprime un ordine divino profondo che permea il cosmo, confermandone la coerenza e l’armonia perfetta.
Secondo questa visione, i mondi visibili e invisibili si intrecciano in una rete di connessioni che risale fino all’Uno, il Creatore e tale concezione trova espressione in una versione unica della Shahada recitata dalla Tariqah:

“Non c’è altro dio che Allah, l’Uno, il Creatore degli infiniti cieli e dei mondi visibili e invisibili, in cui ogni cosa è un segno della Sua Unicità.”

L’intero Universo, con le sue galassie, stelle e Mondi è percepito come un riflesso della grandezza e unicità di Allah, espressione di un ordine intrinseco e perfetto che unisce tutte le cose. Ogni legge fisica e ogni fenomeno naturale testimoniano l’unità divina, realizzando le parole della Sura Al-Mulk (67:3-4):

“Egli ha creato i cieli in livelli, e nelle orbite troverete i segni del Suo ordine perfetto; scrutate con gli occhi e vedrete come Egli ha misurato tutto con precisione.”

La Shahada come Riflessione Cosmica

Per la Fratellanza Sufi Samawita, la recitazione della Shahada è più di una semplice professione di fede: è una pratica contemplativa profonda che coinvolge la visualizzazione dell’intero cosmo. Durante la recitazione, i membri immaginano l’infinita distesa di stelle, galassie e pianeti come parte di un ordine unico e perfetto che converge sempre verso Allah.
Questa pratica, nota come Muraqabah al-Tawhīd, permette di percepire l’universo come un sistema di segni divini (ayat) che testimoniano l’unicità originaria di tutte le cose.
Immersi in questo stato meditativo, i fedeli sentono il proprio ego dissolversi, lasciando solo la consapevolezza della connessione universale che li unisce al creato e al Creatore.

Di’: Egli è Allah, l’Unico,
l’Infinito, la Sorgente di ogni esistenza,
Colui che non ha bisogno e non genera,
e che in ogni cosa si manifesta, senza confine o limite.

Quando l’io si dissolve, Egli solo rimane,
e nei vuoti dell’essere, il Suo Nome risuona.
L’ego svanisce come polvere nel vento,
lasciando solo la consapevolezza del legame eterno
che unisce ogni creatura al Creatore.

Nessuno è simile a Lui,
poiché è oltre il tempo e oltre ogni forma,
Colui che risiede in ogni cuore,
e si rivela nei segni dell’universo.

La Scienza come Atto di Devozione

Per la Tariqah al-Samawi, il Tawhīd non è soltanto una dottrina, ma una pratica che si riflette nelle esplorazioni scientifiche e negli studi cosmologici. Ogni osservazione e scoperta, dalla mappatura dei pianeti alla comprensione delle leggi fisiche, è vissuta come un atto di devozione e avvicinamento ad Allah. L’intero processo scientifico è, per la Fratellanza, un pellegrinaggio intellettuale e spirituale attraverso i segni di Dio, che rivela la Sua perfezione e la Sua presenza nell’universo.

Conclusione: L’Unità dell’Universo e del Divino

Il Tawhīd rappresenta il centro della fede della Tariqah al-Samawi, una convinzione che vede il cosmo come un organismo vivente e interconnesso che testimonia la perfezione dell’Unità divina. La Shahada della Fratellanza, con la sua esplicita riflessione sull’universo come segno dell’unicità di Allah, riflette la loro visione profonda: l’esistenza stessa è una testimonianza vivente di Dio, e ogni scoperta scientifica è una rivelazione della Sua grandezza. La scienza, la fede e la contemplazione si fondono nella Tariqah, guidando i membri a esplorare i mondi visibili e invisibili come un atto di conoscenza sacra e di devozione.